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#21 | |
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jul 2005
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,032
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Quello che penso è che se esiste un tale unico oggetto nell'universo, non riesco a immaginare la possibilità di misurare alcune proprietà di questo oggetto, quali per esempio la sua distanza da qualcosa (che non c'è), la sua velocità rispetto qualcosa (che non c'è), ma neanche (e questo è il punto fondamentale) una quantità di moto o di momento angolare diversi da zero. Infatti sebbene sia possibile comunque mettere in movimento il nostro oggetto tramite per esempio dei motori a razzo, in ogni caso la sua quantità di moto (del sistema oggetto/materiale espulso) si conserva, rimane dunque uguale a quella che aveva prima di accendere i razzi, giusto? Ma questo vale anche per il suo momento angolare. L'oggetto può infatti essere messo in rotazione, sempre con dei razzi, ma a questo punto avresti un riferimento esterno (il materiale espulso) e in ogni caso il momento angolare del sistema e quindi dell'universo comunque si conserva. Insomma il punto è: quantità di moto e momento angolare si conservano, rimangono sempre gli stessi, e dunque dipendono in fondo dal più lontano passato possibile (non mi interessa se c'è stato un inizio o se devo andare indietro all'infinito) e allora quale migliore garanzia abbiamo di essere andati veramente all'origine se non quella di aver trovato un bel profondo zero? |
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#22 |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: Oct 2008
Messaggi: 24
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![]() Terra e Luna non sono delle sfere rigide ed omogenee, quindi la forza di gravità presenta differenziali di intensità che fanno un lavoro. Ciò ha causato una deformazione stabile della Luna, che è diventato un ellissoide; sulla terra si verificano invece le maree che fanno perdere energia sotto forma di calore, quindi la terra rallenta la velocità di rotazione. La luna si allontana perchè il baricentro del sistema terra-luna è spostato rispetto a quello teorico, e il sistema tende ad evolvere come un unico corpo rigido verso una situazione di equilibrio stabile in cui la luna apparirà fissa in cielo (semprechè nel frattempo il sistema solare non si sia dissolto...).
Venere risente fortemente dell'effetto mareale del sole, quindi la sua evoluzione verso la posizione di equilibrio (sincronismo spin-rivoluzione) è stata molto veloce. In altri pianeti i satelliti sono troppo piccoli per provocare effetti mareali apprezzabili per cui la velocità di rotazione rimane costante. Il sistema terra-luna è unico nel sistema solare, in quanto si comporta quasi come un sistema binario. La velocità di rotazione di un pianeta dipende dalle condizioni iniziali in fase di formazione, e la conservazione del momento angolare (e quindi della velocità di rotazione attorno al proprio asse) è legata agli effetti mareali. |
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#23 | ||||||
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: May 2004
Messaggi: 9,709
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cazzata + cazzata = cazzata Quindi il risultato non cambia comunque ... ![]() |
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#24 | |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: Apr 2004
Messaggi: 417
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questa è una tua ipotesi filosofica in quanto consideri più facilmente accettabile l'esistenza di un universo che è mediamente nullo e solo localmente diverso da zero (sia in termini di quantità di moto che di momento angolare che di massa) questo perchè è più facile accettarne la sua nascita dal nulla. Ma è solo una interpretazione filosofica che non si basa su dati reali. E' fallace perchè non consideri che ciò che trovi assurdo, la creazione di materia, energia e momento angolare dal nulla, è assurdo solo perchè lo vedi tramite la tua logica limitata dall'evoluzione umana per fare un parallelo: la teoria della relatività con la sua costanza delal velocità della luce da tutti i punti di riferimento, e con il "paradosso del gemello" la nostra cultura l'ha chiamato paradosso quando nella realtà non è, appunto xchè utilizzando la logica comune di pensiero ci sembra un paradosso, ma così non è, e questo è un esempio di come si possa cadere in errore semplicemente applicando il comune "buonsenso, sesto senso" |
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#25 | ||||
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jul 2005
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,032
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Buona domanda, a cui mi viene da risponderti così: ma siamo sicuri che anche di fronte ad un universo che abbia avuto un inizio, l'energia totale non rimanga in ogni caso uguale a zero? Ovviamente non saprei quale forma energetica "negativa" (gravità, entropia, o chissà cosa) possa compensare la materia osservata. Questa domanda comunque me la faccio anche riguardo l'universo normale che conosciamo. Quote:
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#26 | |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: Apr 2004
Messaggi: 417
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è qui la questione, questa da te avanzata è solo e unicamente un ipotesi di cui fra l'altro non hai nessuna prova, in pratica la stai sparando ad occhi chiusi di conseguenza è tanto valida quanto un'altra che invece vede la materia formarsi dal nulla e così anche l'energia e il momento angolare di conseguenza se ipotizzassimo l'esistenza di un universo costituito da un unico pianeta potremmo sia immaginare questo universo con momento angolare totale nullo sia con momento angolare totale diverso da zero qualora il momento angolare totale fosse diverso da zero ce ne renderemmo conto benissimo senza lanciare razzi o quant'altro, le prove sarebbero quelle descritte sopra nel topic |
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#27 | ||
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jul 2005
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,032
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![]() Quello che mi interessa comunque è nelle conseguenze di questa ipotesi, mica nella sua esclusività. Quote:
Non posso certo fare affermazioni in merito, spero sia chiaro quindi che il mio è solo un pensiero, una divagazione. Insomma secondo me le due cose non sono uguali, perché se anche l'universo ha avuto un inizio, la materia (essendo uno dei tanti attributi di qualcosa di più fondamentale come l'energia) può benissimo apparire insieme all'universo senza che per questo l'energia totale sia diversa da zero. Se le cose stanno così, anche il fatto che sia "apparsa" la materia non modifica la simmetria sottostante dell'energia, che si è conservata. |
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#28 | |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Sep 2007
Messaggi: 4,361
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Venere è il pianeta della femminilità e delle donne, e mi colpisce il fatto che il suo moto di rotazione sia retrogrado, ossia contrario a quello di tutti gli altri pianeti, mi fa pensare che il suo moto controcorrente corrisponda alla circolazione venosa, perchè le donne vanno più soggette degli uomini a soffrire di vene varicose. Urano invece ha l'asse di rotazione quasi parallelo al piano dell'orbita, e questo credo che sia associabile al fatto che è un pianeta ribelle, che non si adatta alle convenzioni. Anche lui è legato alla circolazione, ma in questo caso credo che si tratti della circolazione arteriosa. Per gli astrologi c'è una corrispondenza tra l'organismo umano e il sistema solare, però di norma non consideriamo la rotazione dei pianeti, forse perchè è solo da poco che si conoscono queste cose, è non c'è una tradizione a riguardo. A proposito come hanno fatto a calcolare il periodo di rotazione, visto che il pianeta è ricoperto di uno spesso strato di nubi? Ci tenevo a dire questa cosa su Venere, perchè è una mia idea originale, non l'idea dell'associazione tra Venere e la circolazione venosa, che si conosce da sempre, ma il fatto che questo possa essere messo in relazione con il suo moto di rotazione controcorrente. ![]() Ultima modifica di astromauh : 21-11-08 14:15. |
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#29 |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: May 2004
Messaggi: 9,709
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![]() Attento, Astromauh!
Io avevo detto: c. + c. = c. Ma ho l'impressione che tu abbia fatto: c.*c. = c^2 ovvero un infinito di ordine superiore ... ![]() A proposito della rotazione di Venere, devo confessare che non so di preciso come abbiano fatto a determinarne il periodo di rotazione. Tuttavia posso immaginare che (sonde a parte) la cosa sia fattibile con le osservazioni nell' IR e nelle microonde (radar). |
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#30 | |||
Messaggi: n/a
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![]() Amen ![]() Quote:
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